22
SET
2017

Amo gli inizi

“Amo gli inizi. Gli inizi mi riempiono di meraviglia. Io credo che sia l’inizio a garantire il proseguimento.” (Louis I. Kahn)

È iniziata la scuola.
Il primo giorno di scuola tutti sono pervasi da una strana euforia: in modo particolare chi inizia un nuovo percorso vive un’attesa che da una parte attrae e riempie il cuore di speranza e dall’altra un po’ spaventa.
È tipico delle esperienze vere, che toccano profondamente la persona, questo misto di aspettativa e paura. Cominciare è sempre un po’ difficile, ma al tempo stesso è affascinante.
Per alcuni l’inizio può essere una consuetudine che si ripete in modo ciclico di anno in anno, qualcosa di scontato che, passato il momento in cui si rivedono i propri amici nelle classi, poi passa e tutto ripiomba nella noia e nella fatica.
Ma è nella natura di ciò che inizia destare una speranza: ricominciare la scuola può essere quindi l’occasione di vivere un’esperienza. Fare esperienza è rendersi conto di ciò che ci fa crescere soprattutto in due aspetti fondamentali che sono la capacità di capire e quella di amare.
Calvino scriveva che è sempre verso la verità che corriamo: lo diceva a proposito del suo essere scrittore e del desiderio che lo muoveva ad “iniziare” una nuova pagina.
Desiderare la verità, avere uno sguardo pieno di meraviglia e di stupore di fronte alla realtà, e quindi anche di fronte a ciò che ricomincia, come nell’inizio di ogni giornata, è ciò che più corrisponde al cuore dell’uomo perché la realtà è un dono, che uno lo riconosca o meno.
Si può desiderare che qualcosa inizi, si può amare anche l’inizio della scuola che introduce ad un percorso faticoso se chi vive l’esperienza scolastica e vi lavora ci accoglie e sfida il nostro cuore e la nostra libertà, ci testimonia cioè che quello che viviamo, studiamo, impariamo ha a che fare con la nostra felicità.
Crescere è prendere possesso della realtà: nella scuola ne sono strumento le discipline, i saperi, le esperienze educative e didattiche.
È una sfida alla ragione e al cuore di tutti secondo le modalità di approccio e di metodo legate alle diverse età e alle diverse responsabilità di chi opera nella realtà scolastica.

 

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