20
MAG
2016

Cooperative learning nelle nostre scuole

Quando si parla di cooperative learning è necessario porre in primo piano l’apprendimento sostenuto e guidato dall’insegnamento.
In tale metodo la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti che sono corresponsabili dei risultati che andranno a raggiungere: stabiliscono il ritmo del lavoro, si correggono e si valutano, sviluppano e migliorano le relazioni sociali per favorire il proprio apprendimento.
L’insegnante è organizzatore e facilitatore delle attività.
Le attività proposte ai nostri alunni partono da situazioni reali, autentiche, in modo che la motivazione sia alla base del lavoro. Ai bambini vengono assegnati ruoli complementari, di responsabilità interconnessa, necessari alla realizzazione del compito.
I gruppi possono essere tra loro in competizione in modo che i componenti siano il più possibile stimolati. La competizione, infatti, non è in assoluto una condizione negativa: in alcuni casi può essere utile a suscitare l’interesse e la motivazione ad apprendere.
L’alunno viene poi valutato sia per il lavoro individuale che per quello collettivo.
Per rafforzare e consolidare maggiormente la capacità degli alunni della classe quarta nella risoluzione di problemi matematici sono stati proposti loro vari compiti, per esempio organizzare una cena per le insegnanti, oppure un picnic per la classe. Ad ogni gruppo è stato chiesto di pianificare vari passaggi: definire il numero dei partecipanti, organizzare il menù, fare la lista dell’occorrente utilizzando i cataloghi dei vari supermercati e, attraverso i prezzi indicati, calcolare la spesa finale.
Il lavoro non è stato semplice, ma il risultato è molto interessante. Ogni gruppo ha rappresentato una diversa possibilità di realizzazione del compito giustificata e motivata al resto della classe da un portavoce.
Attraverso la discussione finale emergono i punti di forza e gli aspetti da correggere, fondamentali per le successive proposte di lavoro.
È indiscutibile la soddisfazione che gli alunni provano quando vedono concluso e realizzato un progetto all’interno del quale ognuno di loro è stato attivamente coinvolto per il raggiungimento dell’obiettivo comune.

Riccarda Magini, insegnante scuola primaria Aliotti-Arezzo

Leggi qui il resto della newsletter



on Twitter


on Facebook


on Google+