Per il terzo anno consecutivo si parla inglese alla Scuola dell’Infanzia San Giuseppe di Montecatini. Ecco qui alcune riflessioni…
Durante l’anno i bambini seguono un programma bilingue con una maestra madrelingua, teacher Karen ma, per due settimane intere, sono coinvolti con una maestra speciale, teacher Claire Frances Hutson. Questa settimana è dedicata particolarmente a una prima conoscenza (3 anni) e all’approfondimento (4-5 anni) della lingua e della cultura degli Stati Uniti d’America. La settimana di novembre era invece dedicata alla conoscenza della Gran Bretagna. Passando per le classi si vedono i bambini imparare l’inglese velocemente, in modo quasi automatico, ripetendo le parole delle filastrocche, delle routine, riconoscendo e nominando le parti del corpo: usano indifferentemente hand e mano, please e per favore. Giocano con i colori della bandiera stelle e strisce, con la corona della Statua della libertà e fanno colazione con muffins e fruit juice.
Teacher Claire è nata e cresciuta a Mobile, in Alabama, negli Stati Uniti. È lei che garantisce ai piccoli della scuola una familiarità immediata alla lingua straniera, con canzoncine, termini e indicazioni che li aiutano a imparare in modo semplice e naturale l’inglese.
Il successo di questa esperienza ha sorpreso lei per prima: “Avevo cominciato con il programma “Improve your English” nelle scuole del gruppo, – spiega teacher Claire – ma questa esperienza quotidiana è davvero incredibile. I bambini imparano velocemente e in modo quasi automatico”. I risultati sono immediati: “Le routine in inglese e la musica sono molto utili: i piccoli hanno ormai familiarità con i termini inglesi e soprattutto con la pronuncia. Sono in grado di cogliere le parole anche di canzoni più complicate, e di pronunciare perfettamente i termini”. Anche i più piccoli beneficiano di questo metodo: “I bambini di tre anni non parlano immediatamente, ma immagazzinano termini e definizioni che riemergono in seguito. Un sistema che li avvantaggerà anche in futuro nell’acquisizione di ulteriori lingue straniere”.