Innanzitutto l’amicizia. E poi il tratto di un’esperienza unica e memorabile, il paragone con la propria quotidianità, la consapevolezza che si tratti di un momento formativo importante. Le riflessioni dei ragazzi di terza media che sono stati a Londra per una settimana raccontano lo spirito formativo di tutto il nostro gruppo di scuole. Uno spirito che parte dalla realtà dei ragazzi, per accompagnarli a guardare la realtà con occhi appassionati, mirando al bello e al vero.
“Ho conosciuto ragazzi e ragazze di altre scuole, che sono riusciti a rendere questo viaggio ancora più ricco di momenti emozionanti. Questo è un punto significativo poiché abbiamo imparato a condividere: giochi, dormitori, cibo, insomma siamo riusciti a convivere in modo ordinato e pacifico e questo denota maturità. Ho potuto ammirare quadri che prima vedevo solo nelle pagine del libro di arte e poterli ammirare dal vivo, ammirare i quadri dipinti proprio da artisti tra i più importanti al mondo, ha fatto sentire importante anche me. Ero onorata, ma allo stesso momento fiera, di essere lì e poter guardare quell’enorme patrimonio culturale.” Le riflessioni di Gege sono esemplificative: vita e didattica, educazione e cultura sono inscindibilmente intrecciate, inserite in un percorso che rende autentico ciò che si impara, perché è un percorso di crescita della persona. Un filo rosso che informa i pensieri di tutti i ragazzi:
“Io ed Emma stavamo camminando abbracciate cantando e la professoressa Lucarelli ci ha detto: “ Sono felice, perché vi vedo felici!”. Io ho smesso di cantare, mi sono fermata e ho guardato la prof con occhi diversi. Ripensandoci mi rendo conto che se in quel momento ho visto la professoressa come un’amica, vuol dire che lo è davvero”. Maddalena
“Pensavo che andando a Londra non avrei imparato nulla di inglese perché pensavo che avrei parlato tutto il tempo in italiano, invece durante le lezioni ho imparato delle cose che sono sicura essere molto utili. Londra mi è stata utile non solo per lo studio, ma anche per le amicizie. Inoltre a Londra, visto la grande libertà che ci hanno lasciato, sono stata obbligata a essere più responsabile di me stessa e anche ora ne vedo i frutti, infatti mi rendo conto che mi ha aiutato a iniziare un cammino sul diventare più grandi. Penso che questo sia un grande risultato”. Emma
“È stata una delle esperienze più belle della mia vita. Non vi dico l’emozione che avevo all’aeroporto: lasciare casa, famiglia, amici e parenti per andare una settimana con i miei compagni di classe a Londra, una delle città secondo me più belle del mondo”. Giuseppe
“Mi sono accorto di parlare con più felicità l’inglese”. Pietro
“Questo viaggio mi ha insegnato soprattutto ad apprezzare gli amici, anche quelli che credevo di conoscere mi hanno mostrato un altro lato di loro. Credo che ogni volta che rivolgerò lo sguardo al cielo mi ricorderò dei miei amici e di quella notte. Ora credo veramente che ci possiamo dire una vera famiglia!!!” Tommaso
“Ci siamo divertiti tantissimo e ci siamo conosciuti molto meglio di quanto non avessimo fatto negli ultimi anni di scuola.” Federico
“Da lì (in cima a St. Patrick) si vedeva tutta Londra e ne sono rimasto colpitissimo. Era tutto così grande rispetto a Firenze! Covent Garden invece mi è piaciuta per i tanti artisti di strada e per le cose che ci siamo detti tra noi là.” Lele
“In questa settimana sono cresciuta, tornata a Firenze mi sentivo più matura e responsabile, perché a Londra dovevo stare attenta a moltissime cose.” Chiara
“Una mattina alle sei abbiamo anche visto una volpe e più lepri.” Claudia
“Io adoro con tutto il cuore quella città, racchiude un mondo intero di belle cose.” Rebecca
“Mi è piaciuta l’idea del college inglese, con i prati verdi, scoiattoli, conigli e insegnanti inglesi.” Duccio
“Come delle colombe che lasciano il proprio nido, così loro lasciarono la propria terra per andare all’avventura del mondo.(…) Londra è stato il terreno di prova di questi anni perché lì potevi solo parlare inglese altrimenti non ti capivano quindi è stato molto utile per affinare la pronuncia.” Iacopo
“Nonostante avessi già visto questa bellissima città in estate con la mia famiglia mi ha comunque conquistato nuovamente.” Riccardo
“Nostalgia di quei giorni in cui avevo trovato una me fiera di se stessa e veramente libera di poter sbagliare, ma anche di seguire gli altri e di vivere qualcosa di irripetibile e bellissimo.” Chiara
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