Martedì 17 marzo ha avuto luogo un’open day lungo tutta la giornata. Sono venute moltissime persone. Una mamma delle nostre ci ha inviato questa testimonianza.
Quando pensai a quale asilo scegliere, ormai cinque anni fa, mi fu subito chiaro che l’elemento logistico non mi avrebbe condizionata più di tanto. Piuttosto, due sarebbero state le caratteristiche che avrei certamente seguito e cercato: una spiccata sensibilità nel corpo docente assolutamente, ed una solida programmazione tecnica. Per quest’ultima in particolare: la centralità del bambino e dell’essere “Unicamente tale”, l’esaltazione del suo spontaneo stupore ed interesse, la scoperta della composita realtà, la forza e la fiducia nel saperla affrontare, lo strumento linguistico nell’approccio all’inglese, i percorsi psicomotori, la socializzazione e l’amicizia, l’avviamento alla musica, la valorizzazione delle emozioni e dei sentimenti; lo sporcarsi le mani in cucina e prima ancora nell’orto – così come in tutti i laboratori ove fantasticare pitturare e creare (momenti che, per “economia domestica” spesso evitiamo di
fare nelle nostre case). Tutti elementi ben più che presenti in questa scuola.
L’aspetto umano nel corpo docente: in questo Istituto ho trovato più di quello che cercavo: delle “Amiche”, prima ancora che “Insegnanti”. Desideravo fortemente una spiccata dolcezza e tenerezza, che accompagnasse la crescita dei nostri figli nei momenti in cui sarebbero stati lontani da noi. Ho trovato dedizione, simpatia, collaborazione, spirito d’iniziativa sempre rinnovato, buon umore, grazia e disponibilità. Tutto questo accompagnato certo dalla sacrosanta rivendicazione del rispetto del ruolo di Insegnante e delle proprie osservazioni, spunto di evoluzione e non giudizio ed elemento di distacco nei confronti dell’Istituzione-Scuola.
Altro rilevante aspetto, piacevolmente riscontrato, è stato il coinvolgimento delle nostre famiglie nella vita dell’istituto: troppo spesso noi genitori dedichiamo poco tempo a questo, ritenendo a priori un peso anche solo i pochi impegni che gli insegnanti ci richiedono. L’approcciarci ad altri genitori, scoprendo che con loro si possa diventare anche “reali nuovi amici”, quasi ci spaventa; ebbene: io ne ho trovati di nuovi amici, da coltivare anche nei prossimi anni nonostante la scelta di differenti scuole primarie.
Il fatto poi che l’istituto S. Francesco abbia una connotazione religiosa ha costituito un’imprescindibile presupposto per tutto ciò detto, più che un semplice valore aggiunto”.
Grazie