Aleksievič S., Ragazzi di zinco, E/O, 2015 € 14,00 pp. 316
Il premio Nobel per la letteratura nel 2015 è stato vinto a sorpresa da una giornalista bielorussa la cui penna si è spesso occupata di raccontare le tragedie del XX secolo. Tra queste annoveriamo la guerra in Afghanistan che tra il 1979 e il 1989 vide partire e spesso non ritornare ragazzi e ragazze appartenenti all’ex URSS. Sono loro i “ragazzi di zinco”, tornati in patria dentro una cassa, spesso di nascosto, perché l’opinione pubblica non venisse a sapere a quanto ammontasse veramente il tributo di sangue per quella che fu definita “la guerra patriottica”. Nel libro sono i loro amici sopravvissuti – spesso però mutilati nel corpo e nello spirito – e soprattutto le loro madri, a raccontare ciò che veramente quella guerra fu. Da leggere per non dimenticare.