Quando parliamo di unicità di ciascun bambino, diciamo una cosa vera e giusta. Una cosa grande, che coinvolge una riflessione importante. Significa che riconosciamo che ogni bambino, ogni essere umano, ha caratteristiche sue proprie e non è assimilabile, inscatolabile ed etichettabile in alcun modo. Significa che non lo confronteremo con nessun altro, perché in quanto unico non può essere paragonato in nessun modo, né a tanti né a pochi.
Significa che ci proponiamo di rispettare profondamente l’essere umano, il bambino che abbiamo di fronte: di rispettarne i tempi di crescita, le attitudini, le potenzialità. E quelli che chiamiamo limiti.
Forse però dovremmo provare a considerare che il termine ‘limite’ ci porta a un modo di pensare che prevede una categorizzazione rispetto a uno standard. E là dove esiste uno standard si annida un ideale – inteso non come slancio positivo verso qualcosa di più grande ma come immagine astratta di perfezione. La parola ‘limite’, pur nel contesto positivo dell’accoglienza, rimane una definizione di merito. Proviamo allora, in nome di quel rispetto e quella accettazione totale della realtà del bambino per ciò che è, alla sua unicità, a pensare in termini di ‘caratteristiche’.
Ecco che, a partire dalle parole, possiamo cominciare a capire qual è l’atteggiamento che vogliamo avere nelle nostre scuole, quello in cui crediamo e che davvero sosteniamo, quando parliamo di unicità. È l’atteggiamento di rispetto di ciascuna delle caratteristiche dei bambini, qualunque essa sia. Con questo spirito davvero ogni bambino diventa unico, singolare e irripetibile.
Con questo spirito, anche i bambini che altrove sono considerati o etichettati come diversi perché portatori di caratteristiche meno diffuse, meno comuni, che possono creare qualche fatica in più, per noi sono solo bambini. Imparare a interagire con tutte le caratteristiche di ciascuno, più o meno marcate, più o meno diffuse, più o meno agevolanti il percorso di crescita è una ricchezza per i bambini che crescono nelle nostre scuole. Un ambiente in cui ogni alunno è davvero unico e condivide la propria unicità con gli altri, creando una relazione di reciproco rispetto, di collaborazione e di sostegno affettuoso è un ambiente ricco, capace di formare esseri umani in grado di capire e affrontare in modo positivo la realtà, qualunque essa sia.
Ogni bambino esprime una ricchezza incalcolabile in termini di umanità, di relazione, di crescita personale, offrendo a chi lo circonda la possibilità di mettersi in gioco creando un ponte. Tra loro, i bambini imparano, se correttamente guidati dagli adulti, ad apprezzare la presenza dell’altro indipendentemente da quanto è simile a se stesso. Quanto più c’è differenza, tanto più c’è ricchezza, c’è possibilità di capire che l’orizzonte della vita è ampio e accogliente, e le possibilità creative infinite.
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