“Sono fortemente convinto che la cultura e l’attenzione al sociale siano elementi essenziali che devono andare a braccetto con il business, anche in assenza di un guadagno economico a breve termine. La cultura è un bene comune, risorsa fondamentale per lo sviluppo sostenibile, senza cultura non c’è storia e non c’è progresso”. Queste le parole di Giovanni Villabruna, Presidente di Confindustria Romania, che quest’anno ha deciso di assegnare il prestigioso premio “Cultura” alla scuola “Aldo Moro” di Bucarest, che appartiene alla rete Liberi di Educare ed è guidata con grande competenza da Tina Savoi.
Un premio “Per la qualità dell’insegnamento che ricevono i ragazzi, la sensibilità e la perseveranza dimostrata, in particolare in questi ultimi anni, nella diffusione della cultura italiana nella società romena”, commenta ancora Villabruna, che ha ripercorso le tappe fondamentali della scuola Aldo Moro e illustrato il forte legame tra la società romena e quella italiana e il significato che la scuola rappresenta a Bucarest”.
“La scuola italiana “Aldo Moro” di Bucarest, nata alla fine degli anni 70, rappresenta non solo un punto di riferimento per la comunità italiana, ma anche un polo culturale per i romeni che hanno sempre considerato con interesse e piacere la cultura italiana. Formare i cittadini italiani anche all’estero e al tempo stesso diffondere e promuovere il patrimonio culturale del nostro Paese oltre i confini nazionali rappresenta un dovere non solo delle nostre Istituzioni, ma anche della società e di ciascun di noi.
Dopo momenti anche difficili dal punto di vista finanziario, essendo venuti a mancare i modesti contributi del Ministero dell’Istruzione Italiano, la grande svolta è avvenuta nel 2017, quando nel mese di febbraio viene acquistata da un genitore romeno (per stima della cultura e dell’impostazione della scuola italiana) una struttura precedentemente sede della Facoltà di Scienze Politiche, dove è stato possibile trasferire la scuola e, finalmente, ipotizzare concretamente l’avvio di un liceo, come di fatto è accaduto.
Da quest’anno, infatti, grazie anche e soprattutto alla tenacia e al coraggio della Professoressa Tina Savoi, che da 10 anni ricopre il ruolo di Preside della scuola, è iniziata la prima classe del liceo linguistico e a breve dovrebbe arrivare la concessione della parità scolastica anche per il liceo.
La scuola Aldo Moro è cresciuta e oggi conta la frequenza di 135 allievi, per la maggior parte figli di imprenditori italiani che si sono stabiliti in Romania che non vogliono rinunciare all’insegnamento italiano, nonché figli di romeni che vedono nella cultura italiana un valore aggiunto dai principi sani.”
Durante la cerimonia di consegna, nel suo discorso di ringraziamento Tina Savoi ha sottolineato come l’educazione possa contribuire alla vita di una comunità perché aiuta a dare speranza ai giovani – quella speranza che consente di creare e dare un senso alla vita.