“Non abbiamo cancellato le nostre diversità, ma ci siamo incontrati sul terreno comune del nostro intento”. Con queste parole Alfonso Dell’Orso, rappresentante di Con.Opera e dirigente della rete di scuole Liberi di Educare, ha riassunto in modo efficace il più grande risultato del progetto “Bambini: dalla periferia al centro”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”.
Gli esiti di questo ampio ed articolato progetto, che ha abbracciato differenti ambiti – anche se tutti in relazione ai bambini – ed è durato due anni, sono stati presentati il 24 febbraio scorso durante un webinar organizzato da Anci Nazionale e Con.Opera, rispettivamente partner e capofila del lavoro.
Il progetto ha visto coinvolte realtà diverse, in città diverse sparse su tutto il territorio nazionale, riuscendo a comporre un mosaico articolato di attori privati e pubblici, uniti per uno scopo importante: fornire esempi virtuosi di come la collaborazione tra enti possa funzionare al meglio nel fornire alle famiglie strumenti di sostegno all’educazione dei figli.
Un paradigma di successo che non vuole essere un modello ideale quanto piuttosto la testimonianza di quanto si può fare, e bene, unendo forze e competenze diverse.
“La sfida non è stata semplicemente organizzativa”, ha spiegato ancora Dell’Orso. “Il vero traguardo era favorire dei legami generativi, un riconoscimento reciproco tra chi fornisce un servizio e chi lo riceve”. Sapere di far parte dello stesso sistema e non pensare di essere due parti separate da un muro invisibile; raggiungere la consapevolezza che si sta lavorando insieme, cercando soluzioni positive per entrambi gli attori, perché tutti facciamo parte della stessa comunità con i medesimi obiettivi: questo è il grande risultato di tanto lavoro. Dalla periferia al centro, in uno scambio continuo, una reciprocità che ci rende tutti protagonisti, con il medesimo scopo di aiutare a crescere in modo armonico i bambini, il nostro futuro.
I tanti ed eterogenei attori di questa partnership si sono mossi su una decina di ambiti, dai laboratori creativi ai percorsi didattici per famiglie sul territorio, dalle sperimentazioni zerosei ai camp ludico motori, al dialogo interreligioso, alle tariffe agevolate. Fino allo spazio Neomamme, fiore all’occhiello del progetto, come dimostra il successo della struttura di Firenze – tanto che verrà presto replicata anche in altre realtà.
Un progetto concreto, reale, che ha aiutato tante famiglie e tante ancora ne aiuterà anche ora che è finito. Perché ha mostrato una strada possibile.