Il letargo come metafora del lockdown. Parte da questo spunto “Carletto l’orsetto”, la storia di quest’anno pubblicata come sempre da SEF – Società Editrice Fiorentina – per la rete Liberi di Educare. Come ogni autunno, anche ora è stato realizzato un libro scritto da uno/a insegnante delle nostre scuole, che serve come riferimento e spunto per le attività con i bambini di tutte le scuole dell’infanzia della rete.
Chiara Bastianelli, l’autrice e coordinatrice di alcuni nidi e scuole dell’infanzia dell’Umbria, spiega che le motivazioni che hanno tenuto i più piccoli lontani dalla scuola, dagli amici, dai nonni, e che ancora spesso li limitano nei giochi o isolano qualche caro per via delle quarantene, sono per loro difficili da capire e quindi possono creare paura: da qui lo spunto per parlarne e trasmettere loro l’idea che anche da situazioni apparentemente sgradevoli può nascere qualcosa di buono.
Allo stesso tempo, la storia offre l’occasione per approfondire la conoscenza delle sei emozioni di base: la felicità, la tristezza, la rabbia, la paura, il disgusto e la sorpresa. Ascoltando la descrizione delle emozioni dei personaggi, i bambini imparano a dare un nome alle proprie, identificandosi via via nelle varie situazioni, riuscendo così a riconoscere ciò che sentono, il primo passo per la corretta gestione di sé e del proprio comportamento. L’alfabetizzazione emotiva dell’infanzia è fondamentale ma con i bambini ovviamente è importante affrontarla non tramite spiegazioni ma grazie alle storie, ai giochi, alle attività.
Ma gli spunti sono molteplici e riguardano vari piani e competenze su cui lavorare: dal susseguirsi delle stagioni al tema dell’accoglienza, dall’amicizia al valore dell’attesa, sono davvero tanti i progetti sui quali le maestre e i genitori potranno sbizzarrirsi con i bambini. Dunque buona lettura e buon divertimento a tutti!