Le classi quarte delle scuole primarie della nostra Rete Liberi di educare hanno vissuto tra febbraio e marzo una nuova esperienza nell’ambito del Progetto Feel Green: un soggiorno di quattro giorni ad Asciano (Siena) dove, grazie alla collaborazione con la Comunità Monastica Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, all’origine dell’”idea” del progetto, hanno seguito uno specifico percorso tra ulivi e viti, tra erbe aromatiche e storie dei monaci, accompagnati da un enologo ed un’erborista e dai monaci stessi.
I bambini della scuola San Giuseppe di Firenze sono rimasti colpiti dalla storia delle colline che circondano l’Abbazia e anche l’agriturismo dove hanno soggiornato: una volta tutto quel paesaggio era coperto dal mare, per questa ragione la zona è estremamente salina!
Stefania Ganucci, insegnante e coordinatrice della scuola Faà di Bruno di Campi Bisenzio, ci racconta come i bambini siano rimasti colpiti “dal tempo che pare essersi fermato in quei luoghi” e inoltre rileva che “per noi tutti è stato un momento un po’ magico perché dopo due anni di restrizioni abbiamo avuto la possibilità di passare del tempo insieme, vivere delle giornate ricche di scoperte ma anche di quotidianità – mangiare insieme, visitare l’Abbazia, ascoltare l’enologo – il cui riflesso abbiamo visto anche poi rientrando in classe, nei giorni successivi”.
Silvia Pacciarini, insegnante della scuola San Francesco di Sales di Città di Castello, ci dice che i bambini sono rimasti molto colpiti dal paesaggio delle Crete ma soprattutto “è stato molto bello visitare le cantine, scoprire come veniva fatto il vino una volta e come viene fatto oggi, e ovviamente i bambini sono rimasti stupiti dal poter assaggiare un goccio di vino stillato direttamente dalle botti!”
L’insegnante Francesca Franzese, della scuola Aliotti di Arezzo, ci ha raccontato che il viaggio in treno ha molto colpito tutti “per molti bambini era la prima volta che salivano su di un treno, abbiamo spiegato loro come questo tipo di viaggio su ruote sia molto meno inquinante di quello fatto in autobus e che per questa ragione era stato scelto nell’ambito del nostro progetto” e inoltre “sono rimasti stupiti che si potessero raccogliere delle erbe in un prato e che si potessero anche mangiare!”.
Per tutti è stata un’esperienza da ricordare, un immergersi non solo nel verde ma in una dimensione diversa da quella della quotidianità, spesso frenetica. Vivere un tempo scandito dalla natura, come i monaci hanno fatto per secoli e continuano a fare oggi, avendo a cuore la nostra casa comune. I bambini hanno respirato tutto questo e crediamo che sia importante che loro, cittadini di domani, abbiano iniziato a comprendere quanto questa cura sia importante per il bene di tutti.