Negli ultimi mesi abbiamo assistito al perdurare del grave conflitto in Ucraina, senza che, nonostante gli sforzi di molti, paia esserci spazio per una soluzione a breve termine; in aprile un paese come il Sudan è stato nuovamente travolto da una guerra tra militari, creando una situazione di instabilità laddove sembrava sorgere una nuova speranza di democrazia in Africa; a questi eventi si sommano le tante nostre piccole difficoltà e fatiche quotidiane e i drammi più vicini a noi – come la recente alluvione in Emilia Romagna, ancora in corso mentre scriviamo –, causati anche dall’incuria e dalla mancanza di attenzione al territorio del nostro Paese.
Questo che viviamo è oggettivamente, per molte ragioni, un tempo di crisi e a volte sentiamo anche persone vicine a noi, affermare che si può vivere solo alla giornata perché non sappiamo cosa ci aspetta.
A noi, che lavoriamo con i bambini e i ragazzi e che abbiamo invece una prospettiva necessariamente lunga di fronte, dovendoli guardare ogni giorno in faccia, consci che saranno le donne e gli uomini di domani, ci sembra interessante al proposito ripartire dalle parole che il Santo Padre ha rivolto ai fedeli presenti in Piazza San Pietro, lo scorso 7 maggio e che, insieme alla profezia della pace, alla quale Francesco non cessa mai di richiamare ogni giorno, ci sembrano un interessante giudizio sul tempo presente.
[…] Oggi corriamo il rischio […] di dimenticare le domande finali, quelle importanti: dove andiamo? Verso dove camminiamo? Per cosa vale la pena vivere? Senza queste domande, schiacciamo la vita solo sul presente, pensiamo che dobbiamo goderla il più possibile e finiamo per vivere alla giornata, senza uno scopo, senza un traguardo. La nostra patria, invece, è in cielo (cfr Fil 3,20), non dimentichiamo la grandezza e la bellezza della meta!
Una volta scoperta la meta, anche noi, […] ci chiediamo: come andarci, qual è la strada? A volte, soprattutto quando ci sono grandi problemi da affrontare e c’è la sensazione che il male sia più forte, e viene da chiedersi: che cosa devo fare, quale via devo seguire? […] Fratelli e sorelle, viviamo il presente, prendiamo in mano il presente ma non lasciamoci travolgere: guardiamo in alto, guardiamo al Cielo, ricordiamoci la meta, pensiamo che siamo chiamati all’eternità, all’incontro con Dio.