McCarthy C., Il passeggero
Einaudi, 2023 € 21,00
Si potrebbe dire una sola parola di questo libro: ecco la letteratura. Non “ecco la vera letteratura”, ma “ecco la letteratura così come è e dovrebbe essere”.
McCarthy, infatti, ci regala un’ultima storia con la quale fare i conti, una storia la cui sola scrittura – evocativamente bellissima – merita la fatica di prenderla in mano e leggerla.
Fatica perché è faticoso seguire Bobby Western, il protagonista, lungo le strade della sua vita – o forse meglio dire delle sue molteplici vite – che lo vede sommozzatore di recupero e, a ritroso, pilota di auto da corsa, brillante studente di Fisica, figlio di un professore che contribuì a costruire l’Atomica e fratello di Alicia, un genio matematico, per la quale ha vissuto e vive ancora, nonostante il suo suicidio, un amore drammatico. Ma questo libro è molto di più.
Chi è infatti il passeggero del titolo? Il decimo passeggero scomparso da un aereo misterioso che Bobby trova inabissato e a causa del quale sarà perseguitato dai servizi segreti americani fino a dover fuggire, privo di casa, conto bancario e possibilità di lavorare, oppure Bobby stesso e ognuno di noi, impegnati ad accorgerci lungo il nostro cammino di essere mistero a noi stessi, come emerge in un dialogo nelle ultime pagine?
Il lettore resta così in attesa del secondo volume che completa la duologia dei fratelli Western (volume che uscirà a fine settembre e avrà per protagonista Alicia) mentre si domanda come alcuni hanno potuto parlare di “pessimismo cosmico” descrivendo questo libro quando da ogni pagina trasuda invece speranza.