Le scuole della rete Liberi di Educare nascono come tentativi di risposta alle esigenze delle famiglie, che hanno la prima responsabilità educativa sui loro figli, e che chiedono competenze pedagogiche e didattiche per accompagnare l’educazione e la crescita dei bambini e dei ragazzi.
Ma perché le famiglie scelgono le nostre scuole e non altre? Quali sono gli elementi che differenziano la nostra proposta?
Probabilmente se chiedessimo di identificarli verrebbero evidenziate una serie di iniziative: il potenziamento dell’inglese e i soggiorni-studio, il Feel Green, il prolungamento orario, un certo modo di accogliere bambini/ragazzi e famiglie, ecc. ecc.
Questo è ciò che all’apparenza si vede.
Ma per noi, educatori, docenti e dirigenti, è importante essere consapevoli delle ragioni che hanno portato a realizzare queste proposte specifiche. Tante iniziative senza una ragione realizzerebbero solo un “progettificio” e non è questo che ci interessa.
Noi abbiamo una precisa idea di scuola in cui bambini e ragazzi non sono “vasi da riempire”; una scuola in cui si insegna loro a guardare la realtà, attraverso i metodi (le discipline) per leggerla, e a verificare le proprie esperienze.
Una scuola in cui si solleciti ogni bambino e ogni ragazzo a chiedersi il senso di ciò che c’è, di loro stessi, della comunità che sta loro intorno.
Nelle nostre scuole siamo interessati a mantenere viva la “curiosità” dei bambini e dei ragazzi perché possano vivere le cose con stupore e meraviglia e possano acquisire, via via che crescono, consapevolezza di sé, delle proprie capacità e attitudini, imparando anche a giudicare e verificare nella realtà ciò che imparano.
È una sfida avvincente e il nostro tentativo di fare scuola nasce da un metodo specifico innestato su una plurisecolare tradizione cattolica.
Per noi la realtà ha un senso; è comprensibile solo in un rapporto affettivo con un educatore autorevole che insegna a scoprirla, proponendo ciò che la tradizione e l’esperienza hanno, a loro volta, a lui insegnato; solo così si cresce, senza ripartire da zero. Solo così si può sollecitare, in chi cresce, lo spirito critico e il continuo paragone delle cose proposte, e oggetto di studio, con quella domanda di vero e di bello che ognuno ha nel proprio cuore fin dalla nascita.
Nella scuola nessuno è solo. La scuola è una comunità fatta di persone; una comunità a cui partecipano le stesse famiglie, i bambini, i ragazzi e tutti coloro che ci lavorano.
Le nostre scuole sono dentro una storia; vi è un team di insegnanti ed educatori che collaborano, guidati da chi ha per compito la responsabilità di condurre.
In quest’ottica, e con queste ragioni, i progetti che proponiamo, e che vengono illustrati nelle riunioni di inizio d’anno e lungo tutto il percorso scolastico, sono il tentativo per rispondere alle necessità che vediamo emergere nella società, nelle famiglie, nel contesto storico.
E’ il nostro tentativo, nei compiti che ci sono assegnati, di portare il nostro contributo alla costruzione e al bene della società.