La natura è espressione di un disegno di amore e di verità

‘La natura è espressione di un disegno di amore e di verità’: è la definizione di “natura” di Benedetto XVI che ben sintetizza l’origine da cui nasce il progetto “Feel green” che coinvolge le scuole della rete Liberi di educare.

“Il tema dello sviluppo è oggi fortemente collegato anche ai doveri che nascono dal rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale. Questo è stato donato da Dio a tutti, e il suo uso rappresenta per noi una responsabilità (…) Se la natura, e per primo l’essere umano, vengono considerati come frutto del caso o del determinismo evolutivo, la consapevolezza della responsabilità si attenua nelle coscienze. Nella natura il credente riconosce il meraviglioso risultato dell’intervento creativo di Dio, che l’uomo può responsabilmente utilizzare per soddisfare i suoi legittimi bisogni — materiali e immateriali — nel rispetto degli intrinseci equilibri del creato stesso. Se tale visione viene meno, l’uomo finisce o per considerare la natura un tabù intoccabile o, al contrario, per abusarne (…) bisogna anche sottolineare che è contrario al vero sviluppo considerare la natura più importante della stessa persona umana. Questa posizione induce ad atteggiamenti neopagani o di nuovo panteismo: dalla sola natura, intesa in senso puramente naturalistico, non può derivare la salvezza per l’uomo (…) C’è spazio per tutti su questa nostra terra: su di essa l’intera famiglia umana deve trovare le risorse necessarie per vivere dignitosamente, con l’aiuto della natura stessa, dono di Dio ai suoi figli, e con l’impegno del proprio lavoro e della propria inventiva. Dobbiamo però avvertire come dovere gravissimo quello di consegnare la terra alle nuove generazioni in uno stato tale che anch’esse possano degnamente abitarla e ulteriormente coltivarla.” (Benedetto XVI, Caritas in veritate)
Adottare nuovi stili di vita che possano essere più sostenibili e operino per la tutela della natura implica un cambiamento di mentalità nella consapevolezza che la ricerca del vero, del bello e del buono dovrebbe determinare le scelte dei consumi e anche degli investimenti.
Al fine di sensibilizzare gli alunni al rispetto della natura e ad un uso corretto delle risorse, e anche per promuovere stili di vita sostenibili, sono stati strutturati percorsi e attività educative e didattiche che, fin dall’infanzia, in ogni classe favoriscano la consapevolezza che il rispetto per la realtà che ci è “donata” è fondamentale per la nostra esistenza.
Inoltre, nelle classi IV primaria e II secondaria di I grado gli alunni della rete “Liberi di educare” partecipano ad un soggiorno di quattro giorni presso l’azienda agricola dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore ad Asciano; qui vengono svolte attività in collaborazione con i monaci benedettini che offrono la loro testimonianza ed esperienza, frutto di una tradizione secolare nel settore agroalimentare del territorio.
Poter fare esperienza diretta in un contesto affascinante come quello delle crete senesi e della bellezza artistica dell’Abbazia, condividendo con la propria classe e i propri docenti le attività laboratoriali proposte, coinvolge i bambini e i ragazzi in esperienze che permettono loro di gustare in prima persona gli effetti positivi di un uso corretto di ogni risorsa.
Il periodo residenziale, ormai al terzo anno di realizzazione, è un’occasione privilegiata per vivere sul campo un’esperienza di bellezza che aiuti a comprendere il valore della natura e dell’uomo perché ognuno di noi possa essere protagonista di una costruzione positiva.
“La differenza tra l’essere umano e il resto degli altri esseri viventi, che risalta grazie al concetto di dignità, non deve far dimenticare la bontà degli altri esseri creati, che esistono non solo in funzione dell’essere umano ma anche con un valore proprio, e pertanto come doni a lui affidati perché siano custoditi e coltivati. Così, mentre si riserva all’essere umano il concetto di dignità, si deve affermare allo stesso tempo la bontà creaturale del resto del cosmo.” (Dichiarazione Dignitas Infinita circa la Dignità Umana del Dicastero per la Dottrina della Fede)