Harding P., L’ultimo inverno, Neri Pozza, 2011 € 15,50 pp. 185
Un libro che racconta molte storie – dipanate con una scrittura così perfetta e descrittiva che ricorda a tratti quella di alcuni grandi autori classici – che si conducono tutte ad un’unica storia: il rapporto tra George – protagonista del libro, steso a letto fin dalla prima pagina, ormai in punto di morte – e suo padre Howard – venditore ambulante ed afflitto da una incurabile e misteriosa malattia: l’epilessia –. Sullo sfondo l’America di oggi e di ieri, la bellezza della natura, la fragilità e la impenetrabilità dei sentimenti umani. “Tutto è destinato a perire; e l’unico motivo di stupore è che qualcosa, invece, esista ancora. No, pensò, vero motivo di stupore è che qualcosa, qualunque cosa, sia stato creato”. Pulitzer nel 2010.