Avere i nostri bambini e ragazzi costretti a casa è un’occasione straordinaria sotto vari punti di vista. In particolare è per gli adulti – sempre di corsa e sempre occupati con le mille incombenze della vita – la possibilità di riflettere con maggiore attenzione su cosa sia per loro frequentare la scuola. Dal loro punto di vista. Un genitore sa bene come valutare la scuola, quali principi seguire, preoccupandosi di affidare il proprio bambino a persone capaci che lo sostengano e lo aiutino a sviluppare le qualità migliori che possiede, sia umane che intellettive, in un ambiente sereno, confortevole e stimolante.
Per un bambino, un ragazzo, la scuola rappresenta la socialità. Un gruppo di persone da cui ricevere attenzione, affetto, con cui divertirsi. Un gruppo in cui conoscersi e riconoscersi. I compagni e gli insegnanti. Questo periodo per loro è particolarmente prezioso: anche se non dovrebbe essere così, è spesso solo quando ti manca qualcosa che magari hai dato per scontato il momento in cui ti rendi davvero conto della sua importanza. Sapere che, anche da lontano, c’è una comunità a cui appartieni, amici e insegnanti che ti cercano, che ti pensano, che desiderano proprio come te tornare a stare insieme anche fisicamente, è un passaggio di consapevolezza importante per ogni bambino. La didattica a distanza – e l’impegno degli insegnanti che la proseguono nonostante le difficoltà – ha questo ulteriore valore: di far sentire i bambini, i ragazzi, parte di qualcosa di più grande, qualcosa in cui sono desiderati, che costituiscono essi stessi con la propria presenza.
Il senso di appartenenza è fondamentale: è una radice che rafforza. Sostenere gli alunni nel loro sentirsi parte di una comunità è un compito grande che gli insegnanti di ogni grado, dai nidi alle superiori, si sono proposti di trasmettere anche in questo periodo di distanza sociale. Qualcosa che va ben oltre la didattica in sé ma che coinvolge lo sviluppo della persona. Che fa sentire ogni singolo bambino e ragazzo in una relazione significativa con gli altri, e quindi con la vita.