Le nuove pagelle hanno offerto molti spunti di riflessione sia ai genitori che alle insegnanti. L’impressione generalmente positiva del nuovo metodo di comunicazione della crescita dei bambini, non più basato sui numeri ma su una valutazione ampia e discorsiva, è stata oggetto di riflessione collettiva durante uno degli incontri periodici di formazione e confronto di cui le insegnanti della rete Liberi di Educare possono avvantaggiarsi.
Le insegnanti hanno constatato che questo nuovo metodo ha reso i bambini generalmente più responsabili del proprio lavoro: i piccoli hanno colto la positività della modifica e beneficiato di una maggiore spinta alla crescita, al desiderio di impegnarsi e migliorarsi. Si sono insomma sentiti meno valutati e più stimolati, riuscendo a capire il senso di questa modifica. Se i più piccoli hanno dimostrato di apprezzare il cambiamento, chiedendo di fare più esercizio negli ambiti in cui si sono resi conto di essere meno sicuri, i più grandicelli hanno dimostrato di capire chiaramente che la pagella non è un premio da vincere ma un dialogo aperto con l’insegnante, per capire cosa cambiare e su cosa puntare – una sorta di mappa per conoscersi meglio e per percorrere più agevolmente la strada della crescita insieme.
Sembra insomma si sia innescato un meccanismo diverso, virtuoso per cui la pagella è diventata non un giudizio definito e definente, ma un ulteriore strumento di comunicazione, di trasmissione ai bambini di consapevolezza di sé, delle proprie capacità, nel fondamentale percorso verso l’autonomia di ciascuno di loro.