Incontriamo nel suo ufficio Debora Sagrazzini, la direttrice della scuola dell’infanzia e primaria dell’Istituto Santa Maria degli Angeli di Firenze. La incontriamo però non per condividere, come spesso accade, proposte educative o progetti, ma in una veste insolita, cioè quella di autrice del volume Storia di Cate. La volontà di Dio rende tutto perfetto, uscito per i tipi della San Paolo il 27 gennaio scorso e che, oltre ad aver commosso i suoi (tanti) lettori per la storia narrata, ed essere stato protagonista di molti incontri di presentazione in giro per l’Italia, ancora troviamo sugli scaffali delle librerie in bella mostra, segno anche di un importante passaparola che ne ha favorito la diffusione, non ancora terminata.
A Debora poniamo tre domande che siano un invito alla lettura per chi ancora non ha avuto la fortuna di avere tra le mani questo volume.
Iniziamo con una classica domanda: perché hai scritto questo libro?
“Storia di Cate racconta la vita di Caterina Morelli medico chirurgo pediatrico, moglie e madre di due bambini e nasce dalla mia amicizia con lei nel momento più faticoso e, nello stesso tempo, più carico di letizia della sua vita. Il 3 luglio del 2012 Cate infatti scopre di avere una massa al seno e contemporaneamente di aspettare il suo secondo figlio, Giacomo. La mia amicizia con lei inizia proprio in quei giorni, perché sua mamma me l’affidò come una figlia. In realtà, nel bellissimo rapporto vissuto con lei e la sua famiglia, mi sono ritrovata molto più figlia io. Il libro nasce dal desiderio, sia mio sia di Cate, di raccontare le cose incredibili e piene di speranza che stavano accadendo in noi e intorno a noi. Un pomeriggio d’estate, mentre eravamo stesi al sole delle campagne vicino a Gaeta, in vacanza, la Cate mi disse: ‹Debby, se non lo scrivi tu questo libro, non lo scriverà nessuno›.
E quindi, anche alla luce di quello che ci dici, cosa ha voluto dire per te scrivere questa storia?
“La stesura di questo libro è stato un dialogo intenso e bellissimo con la Cate e con tutta la sua vita, con tutte le persone che ha incrociato e che io non ho conosciuto… o meglio che ho conosciuto proprio attraverso questo lavoro. È iniziato come dialogo con lei in carne e ossa, quando era ancora viva. Poi il mio lavoro è proseguito con lo stesso metodo, fatto di immedesimazione, memoria, preghiera e fedeltà alla sua famiglia e ai suoi amici. Dopo tre anni di lavoro, incertezze, paure (io non sono una scrittrice quindi non ero così spavalda nel lanciarmi in questa nuova veste!!), andai a trovare la Cate dove è seppellita, al cimitero di Brozzi a Firenze e le dissi: ‹Cate, se non lo scrivi tu questo libro, non lo scriverà nessuno›. Da lì in poi la strada è stata tutta più semplice, non ho avuto più alcun timore”.
Cosa significa la frase “la volontà di Dio rende tutto perfetto” che troviamo come sottotitolo?
“Era una frase cara a Caterina. Descrive esattamente la storia della sua vita. Apparentemente niente ha funzionato: nonostante le lotte e le preghiere, Caterina è morta. Ma quello che ha generato la sua obbedienza alla volontà di Dio ha reso lei e tutto ciò che era intorno a lei perfetto. Cioè compiuto. Esattamente ciò che doveva essere. Ma chi leggerà il libro lo capirà molto meglio perché questa frase si sorprende nell’esperienza, non si spiega”.
Ringraziamo Debora e ovviamente prendiamo le ultime sue parole come un invito che giriamo a tutti. E aggiungiamo che merita veramente fare questa lettura, lo diciamo per esperienza.