Quest’anno gli Istituti di Firenze e della Città Metropolitana della nostra Rete hanno aderito alla proposta di outdoor del Museo del Novecento, partecipandovi con alcune classi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.
Il progetto itinerante, ideato dal direttore del Museo del Novecento, Sergio Risaliti, prevede di presentare dipinti e sculture delle collezioni novecentesche del Comune di Firenze all’interno delle scuole mettendo al centro la relazione empatica e materiale dei bambini e ragazzi con le opere d’arte in modo da favorire un incontro diretto con il manufatto artistico.
Si tratta di un approccio nuovo all’educazione delle arti visive ed ha incontrato un grande interesse presso gli insegnanti delle scuole della Rete.
Ci racconta Orsola Perone, direttrice della scuola primaria dell’Istituto San Giuseppe, che ha aderito con le classi quarta e quinta:
Si è trattata di un’esperienza veramente interessante per tutti i partecipanti! Durante gli incontri, i bambini hanno prima assistito incuriositi all’arrivo dell’opera d’arte e alle operazioni di disimballaggio e, dopo una breve analisi da parte di un restauratore, hanno avuto la possibilità di osservare da vicino, attraverso lenti speciali, la superficie dell’opera presentata.
Per noi, che siamo stati la prima scuola partecipante, c’è stato anche un momento particolare con le riprese del TG3 ed un giornalista che ha intervistato Sergio Risaliti ed alcuni bambini della scuola primaria per sentire le loro impressioni. Veramente un modo nuovo ed interessante di approcciarsi alle opere artistiche!
Abbiamo inoltre avuto la possibilità di effettuare, nell’ambito del progetto ‘Sabato con le famiglie’ una visita al Museo del Novecento guidata dallo stesso direttore Risaliti e dai suoi collaboratori.
Incontriamo anche Vittoria Orsatti, coordinatrice della scuola primaria San Gaspare, che ha partecipato con le classi dalla seconda alla quinta:
Ci è piaciuto da subito questo progetto innovativo, che capovolge il paradigma e porta il museo a scuola. I nostri alunni, dai più piccoli ai più grandi, hanno vissuto un’esperienza veramente inedita: vivere a pochi centimetri di distanza, sulla propria pelle e nel proprio ambiente quotidiano, il senso della relazione diretta con l’opera d’arte. I bambini hanno iniziato a fremere fin da quando hanno visto arrivare i trasportatori, con il loro equipaggiamento quasi spaziale, e portare in classe, blindata come in una cassaforte, l’opera ancora imballata!
Ed è stato veramente un momento un po’ magico quando la restauratrice ha detto ‘Bambini, c’è qualcuno che si offre per togliere le viti?’ porgendo loro un avvitatore.
E poi l’osservazione dell’opera fin da vicino, in maniera sconosciuta ai più, il racconto della sua storia, lo spazio per le domande, mai banali ‘com’è arrivata l’opera nel museo? Come viene conservata? Cosa fa un restauratore?’. Aspettiamo con trepidazione il secondo appuntamento che avremo nelle prossime settimane.
Alla Faà di Bruno di Campi Bisenzio – come ci racconta l’insegnante Lucila Aguilera
La giornata odierna è stata caratterizzata da una visita davvero speciale: dalla collezione del Museo del Novecento, è venuto a ‘trovare’ i bambini di quarta e quinta il quadro di Filippo de Pinis Viola del Pensiero! La restauratrice Rossella ci ha guidato all’osservazione di questo dipinto del 1931, ci ha parlato di pigmenti, pennelli e tecniche che trasformano un disegno in un’opera che va tutelata e curata perché duri nel tempo”. L’entusiasmo suo, delle colleghe e dei bambini è palpabile.
Aggiunge la coordinatrice della scuola primaria Stefania Ganucci:
Un progetto veramente meraviglioso in collaborazione con il comune di Firenze e il museo del Novecento che ci ha permesso di avvicinarci ad un dipinto come non si è soliti fare per scoprire ancora una volta la bellezza dell’arte!
Colpiti proprio da tanta bellezza a “portata di mano”, crediamo che questo progetto abbia veramente un valore speciale e che possa essere anche una spinta per accompagnare i bambini e i ragazzi a desiderare di approfondire le proprie conoscenze in ambito artistico, magari proprio in un museo…