Feel
Green

Una scuola sempre più green

“La natura è espressione di un disegno di amore e di verità. Essa ci precede e ci è donata da Dio come ambiente di vita. Ci parla del Creatore e del Suo amore per l’umanità (…) è a nostra disposizione non come ‘un mucchio di rifiuti sparsi a caso’, bensì come un dono del Creatore che ne ha disegnato gli ordinamenti intrinseci, affinché l’uomo ne tragga gli orientamenti doverosi per ‘custodirla e coltivarla”.

(Benedetto XVI, Caritas in Veritate)

 

Queste parole mai come adesso appaiono attuali ed appropriate per reagire alla drammatica situazione in cui versa il nostro Pianeta e di cui l’uomo è consapevole solo da poco tempo.

Affrontare i molteplici temi legati alla salvaguardia del nostro ambiente naturale è una questione complessa di cui i ragazzi della scuola secondaria di primo grado devono essere coscienti prima possibile: non si tratta di imparare un nuovo metodo per differenziare i rifiuti, di preferire i mezzi pubblici all’utilizzo dell’auto o di spengere la luce uscendo dalle stanze, è necessario un cambiamento di mentalità attraverso un’educazione all’uso consapevole delle risorse.

Questo mutamento profondo coinvolge le nostre abitudini primarie come la nostra alimentazione, il nostro modo di vestirsi e di acquistare oggetti, il loro utilizzo, le case dove abitiamo, i nostri spostamenti quotidiani e a lungo raggio.

Diventa fondamentale iniziare a pensare “in comunità” per capire che ogni azione che compiamo ha un riflesso sulla vita del nostro prossimo e delle generazioni future perché la Terra è luogo di tutti dove la vita di ogni essere umano è concatenata a quella degli animali, delle piante e della geografia dei luoghi.

Fin dal primo anno e per l’intero triennio, lo studio di una materia “nuova”, la Tecnologia, permette di affrontare questi grandi temi sotto la lente della “sostenibilità ambientale”.

Per questo prima di affrontare qualsiasi argomento è necessario avere alcune nozioni di base sull’inquinamento e la sostenibilità.

La Tecnologia ha tra le sue finalità la conoscenza della produzione quotidiana di oggetti e sistemi che rispondano a bisogni concreti utilizzando delle risorse e risulta essere la materia ideale per affrontare questa riflessione. La creazione di oggetti avviene infatti attraverso un processo di elaborazione progettuale e processi di lavorazione che determinano entrambi un impatto nell’ambiente. Le nostre forme di produzione e di consumo devono necessariamente essere sempre più rispettose della salvaguardia ambientale.

I temi affrontati nei tre anni di scuola secondaria riguardano:

  • i materiali, il problema dei rifiuti e del riciclo;
  • l’agricoltura e gli alimenti;
  • l’edilizia;
  • le fonti di energia.

Primo anno

Durante il primo anno, lo studio dettagliato dei diversi materiali mette in evidenza le loro caratteristiche e il loro ciclo di vita in un’ottica di riciclo o di smaltimento nell’ambiente perché appaia chiaro che ogni oggetto è parte di un processo circolare che prevede il suo reinserimento nell’ambiente anche dopo il suo utilizzo. Questo permette di conoscere le problematiche ambientali legate alla produzione, al riciclaggio e allo smaltimento dei prodotti.

Accanto ai materiali tradizionali (legno, carta, ceramica, vetro, tessuti, metalli, plastiche) si analizzano anche gli studi fatti per la creazione di nuovi materiali che con caratteristiche migliori seguono la strada dell’economia, della sostenibilità e della sicurezza.

L’obiettivo finale è quello di giungere a conoscere le relazioni forma/funzione/materiale attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione.

Secondo anno

Nel secondo anno, la conoscenza dei processi di coltivazione agricola permette una riflessione su ciò che ogni giorno scegliamo di mangiare.

Si inizia con l’analisi delle tecniche agronomiche più antiche e di quelle moderne fino allo studio delle colture agricole e legnose e il deposito globale di sementi, la cosiddetta “cassaforte dei semi”, che garantisce la custodia di un milione di tipi di semi per qualunque evenienza legata ai cambiamenti climatici, a catastrofi naturali o guerre.

I sistemi di allevamento degli animali è studiato in relazione al nostro consumo di risorse: ancora pochi oggi sanno che il 70% del consumo mondiale di acqua è legato ad agricoltura e allevamento e che il 50% della produzione mondiale di cereali serve ad alimentare il bestiame.

La distinzione tra un prodotto OGM e uno coltivato in maniera naturale, l’attenzione all’etichetta del prodotto, il problema del packaging in plastica, che appare così difficile da contrastare, sono solo alcuni degli argomenti affrontati.

A conclusione di questa analisi affrontiamo il tema dell’educazione alimentare, argomento delicato nel periodo di crescita compreso tra gli 11 e i 14 anni, e fondamentale per capire l’impatto ambientale delle nostre diete. Vengono effettuati laboratori sullo smart food, sulla dieta mediterranea e sull’importanza dell’attività fisica svolta nella natura.

Perché questi argomenti siano oggetto di esperienza e occasione di una più profonda riflessione, è durante il secondo anno che è previsto un soggiorno di quattro giorni in una struttura agrituristica di proprietà dei monaci Olivetani di Monte Oliveto Maggiore.
Nel territorio senese di Asciano (Siena), a contatto con la natura e in un contesto comunitario, argomenti trattati in classe vengono affrontati imparando dall’esperienza dei monaci.

E’ possibile conoscere le produzioni biologiche di olio e vino, comprendere come sia possibile una produzione agricola operata nel rispetto del territorio; ma sono parte integrante dell’esperienza anche la visione delle opere artistiche dell’Abbazia di Monte Oliveto come entrare in contatto diretto con la natura e il territorio attraverso passeggiate all’interno del panorama delle crete senesi.

Durante il secondo anno studiamo anche il tema dell’abitazione in un’ottica di standard energetico in linea con le più recenti indicazioni in materia. Il problema dell’inquinamento atmosferico infatti non può essere risolto sostituendo le automobili a benzina o a diesel con altre elettriche poiché il 40% delle emissioni di CO2 nell’atmosfera è dovuto alle caldaie delle nostre abitazioni. Esse possono essere trasformate o sostituite per impattare al minimo sull’ambiente.

Allargando lo sguardo, attraverso la bioarchitettura studiamo come sono fatte le nostre città e le loro infrastrutture e quale modello deve essere perseguito per un’impronta ambientale ottimale.

Terzo anno

L’ultimo anno di scuola, riassumiamo il problema nella sua globalità e ci chiediamo quali fonti energetiche debbano essere tenute in considerazione per il futuro nostro e delle nuove generazioni. Iniziando a capire i problemi legati alla produzione di energia i ragazzi sviluppano sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione.

Come appare evidente, l’argomento si presta a essere collegato anche a materie apparentemente più lontane: le scelte in materia di ecosostenibilità vanno infatti di pari passo con le scelte storiche, politiche, sociali e con la geografia dei paesi.

Questo permette di incrociare gli argomenti principali con le altre materie di studio in un’ottica interdisciplinare.

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